Quando si vuole rimuovere un tatuaggio è necessario determinare il tipo del tatuaggio,
in particolare il suo colore, la sua omogeneità, la sua profondità nella cute e la sua origine.
La rimozione dei tatuaggi è oggi possibile, in modo incruento, con ottenimento di risultati non cicatriziali.
A seconda della caratteristica del tatuaggio verrà scelta dal medico:
- la lunghezza d'onda,
- la durata dell'impulso,
- l'energia per impulso.
I laser maggiormente utilizzati per la rimozione dei tatuaggi sono i cosiddetti Q-switched,
ovvero ad impulsi qualificati (con una durata d'impulso dell'ordine del nanosecondo).
Il laser provoca delle micro-esplosioni del pigmento che successivamente viene evacuato tramite processo
di fagocitosi evitando la scottatura dei tessuti adiacenti al tatuaggio.
Pochi istanti dopo l'impulso si otterrà l'effetto "pop-corn".